Inganno e Autoinganno

a cura di Mariannina Failla

Collana: La pietra nell’anima
pagine: 282
dimensioni: 15x21cm
Copyright © 2017 Fattore Umano Edizioni
euro 18,00
ISBN: 9788894190137

Questo volume offre alle lettrici e ai lettori un dibattito sull’inganno e autoinganno che, in modo innovativo, percorre le vie della filosofia, della letteratura, della mistica e della psicoanalisi, auspicandone un fruttuoso intreccio. La piccola e appassionata comunità delle studiose non si è, infatti, soffermata solo sulla funzione dell’inganno, inteso come potere manipolatorio del linguaggio pubblico nell’ambito socio-politico, ma ha anche sottolineato la dialettica di vero, falso, verosimile, ossia la loro commistione, se non cooperazione, o contrapposizione nella filosofia preplatonica e platonica.

18,00

Questo volume offre alle lettrici e ai lettori un dibattito sull’inganno e autoinganno che, in modo innovativo, percorre le vie della filosofia, della letteratura, della mistica e della psicoanalisi, auspicandone un fruttuoso intreccio. La piccola e appassionata comunità delle studiose non si è, infatti, soffermata solo sulla funzione dell’inganno, inteso come potere manipolatorio del linguaggio pubblico nell’ambito socio-politico, ma ha anche sottolineato la dialettica di vero, falso, verosimile, ossia la loro commistione, se non cooperazione, o contrapposizione nella filosofia preplatonica e platonica. Si è voluto riflettere, inoltre, sul rapporto dell’inganno e dell’azione con la temporalità della nostra esistenza secondo i più recenti e carsici sviluppi della fenomenologia (Dragomir). Mirabile è il contributo, sottolineato nel volume, della letteratura (Shakespeare) ai temi della seduzione sia amorosa sia ingannevole e moralmente riprovevole. Interessante è vedere poi nascere dalla sorellanza di letteratura e filosofia l’idea del bene interiore come risultato della capacità immaginativa e simulatoria (Murdoch) o il concetto di memoria – con le sue simulazioni e dissimulazioni – come autentico colloquio con se stessi (Yourcenaur). L’esperienza mistica, intesa come esperienza limite del verosimile, viene affrancata dall’accusa di follia o isteria e ricondotta ai suoi presupposti filosofici (Eckhart) o pratici-politici (le beghine). Viene poi interrogato il rapporto fra filosofia e psicoanalisi dalla riflessione sulle maschere – intese come soglia fra coscienza e sua eccedenza insondabile, inconscia – o dalle considerazioni sul diverso ruolo dell’allucinazione e della percezione nelle teoria freudiana e nella fenomenologia husserliana.

Il libro contiene i contributi di: G. Baptist, C. Dorbolò, F. Eustacchi, M. Failla, D. Foschini, A. Iapoce, F. Li Vigni, C. Melica, S. Tiberi.


Mariannina Failla ha svolto i suoi studi nelle università di Roma, Francoforte e Bochum; ha frequentato il dottorato in filosofia presso l’università ‘Sapienza’ di Roma, indagando la psicologia dell’Ottocento tedesco (Dilthey, Wundt, Brentano). Ricercatrice in Storia della Filosofia nel 2004 presso l’università degli studi di Roma3, è professoressa associata in Storia della filosofia dal 2014. I suoi interessi sono rivolti alla filosofia tedesca fra Settecento e Novecento. Fra le sue pubblicazioni più recenti si ricordano Gadamer als Platon-Interpret: Die Musik, Peter Lang, 2009; Poter agire. Letture kantiane, Ets, 2012; Posibilidad, existencia, libertad. Un estudio en el Kant precrítico, CTK E-BOOK (Madrid) 2016; The Edenic Animal. A kantian Study, Noesis Press New Studies, Idealism Series, The Davies Group, Publishers, (forthcoming).